giovedì 31 dicembre 2009

BHAGAVAD GITA, cap XVIII, verso 47


"MEGLIO COMPIERE IL PROPRIO DOVERE, ANCHE SE IMPERFETTO, CHE ASSUMERE QUELLO DI UN ALTRO, PER COMPIERLO PERFETTAMENTE. ESEGUENDO I DOVERI PRESCRITTI SECONDO LA PROPRIA NATURA, NON S'INCORRE MAI NEL PECCATO."


Quante volte ho ripensato a questo verso della Bhagavad Gita.
Quella copia della Gita che mi è stata regalata tanti anni fa, da un ragazzo (ora so che era un monaco induista), e che spesso leggo, senza per questo volermi assolutamente spacciare per un'intenditrice. Ma l'India e i suoi insegnamenti sono nel mio cuore, e così, a volte, troppo poche in questi ultimi anni, troppo assorbita dal lavoro o meglio dalle distrazioni (per dirla con Tiziano Terzani), a volte leggo qualche verso, e ci rifletto sopra.
E così, stanotte, che è Capodanno di un nuovo anno, voglio tenere più presente questo verso. Meglio fare, per quanto in modo imperfetto, il PROPRIO dovere, piuttosto che fare perfettamente quello di un altro.
E qual è il nostro dovere? Cosa ci dice la Gita? Che è meglio continuare a fare bene il proprio lavoro, che magari non è quello per cui siamo portati, verso cui siamo più dotati, ma semplicemente quello che stiamo svolgendo attualmente, piuttosto che svolgere sporadicamente un altro tipo di lavoro, magari più consono a noi, in modo dilettantesco, sporadicamente, imperfettamente?
No.
Ci dice esattamente il contrario.
Il "nostro" lavoro, il "nostro" dovere è proprio quello verso cui siamo più portati, più inclini! Notizia meravigliosa! Ci sta dicendo che se si hanno tendenze artistiche o umanistiche, occorrerà volgere i nostri sforzi in quella direzione, e non cercare di essere un ottimo ingegnere meccanico. E viceversa.
E' proprio così, non è un'interpretazione di comodo, ma deriva anche da un autorevole commento (Swami Prabhupada). La Gita ci dice di seguirci (come Franco Battiato!), di conoscerci, sapere a che tipo umano apparteniamo, e seguire la "nostra" natura. Non un'altra. E' un compito (di ricerca, per conoscere se stessi) ed è un dovere (di seguirci, di seguire la nostra vera natura).
Io ho fatto esattamente il contrario.
Ma per questo anno nuovo, per questo 2010, voglio iniziare a compiere il "mio" dovere.
Ed è questo l'augurio che invio a tutti voi.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.